L’azione di Ultherapy®lifting non chirurgico a ultrasuoni microfocalizzati
Gli ultrasuoni microfocalizzati del trattamento Ultherapy®, lifting non chirurgico, rappresentano una delle tecniche più innovative per il lifting non chirurgico del volto.
Come agiscono gli ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati?
Quali risultati si ottengono con Ultherapy®?
Differenze tra laser, radiofrequenza e lifting non chirurgico: come scegliere il trattamento più adatto?
Tra le tecniche di medicina estetica non invasive per il ringiovanimento del volto troviamo senza dubbio quelli che sono gli energy device, trattamenti che sfruttano il calore per stimolare la rigenerazione cutanea e tonificare il tessuto. Questi trattamenti permettono di realizzare un vero e proprio lifting senza bisturi, al quale ci si riferisce per l’appunto con il termine di “lifting non chirurgico”.
Tutti noi conosciamo, per lo meno a grandi linee, che cos’è il lifting. Una volta infatti, prima dell’avvento della medicina estetica moderna, l’unico modo per eliminare le rughe ed i segni dell’invecchiamento era ricorrere alla chirurgia plastica e quindi sottoporsi ad un intervento di lifting. Il lifting è un intervento chirurgico a tutti gli effetti: anche se comunque poco invasivo, richiede ricovero, anestesia ed un periodo di convalescenza, oltre a portare con sé tutti i rischi legati ad un qualsiasi intervento chirurgico. Capiamo quindi che sottoporsi a un lifting, intervento chirurgico con fini puramente estetici, non era una decisione così facile da prendere.
Le tecniche di medicina estetica moderna hanno permesso invece di mettere a punto dei protocolli di lifting non chirurgico. L’approccio di queste nuove tecniche però è diverso, quindi per poter ottenere dei risultati significativi, uguali (o a volte migliori!) di quelli di un lifting tradizionale, è importante la cura della pelle è molto importante. Bisogna pensare più in termini di prevenzione, piuttosto che di correzione: il lifting chirurgico è più efficace se i segni dell’invecchiamento sono molto accentuati, ma in tutti gli altri casi il lifting non chirurgico è senza dubbio l’opzione migliore.
L’invecchiamento cutaneo è un processo lungo e complesso, ed ha una sua dinamicità. La pelle cambia continuamente con gli anni che passano, e per mantenere l’aspetto sempre al meglio possibile è importante una skin care precisa e costante, che può essere rafforzata quando necessario da interventi di medicina estetica non invasiva, quali possono essere quelli realizzati attraverso gli energy device: laser, radiofrequenza, luce pulsata e gli innovativi ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati.
Così facendo, si accompagna la pelle attraverso il delicato processo di invecchiamento per mantenere l’aspetto del viso sempre fresco, tonico e luminoso, e non arrivare assolutamente ad avere rughe e lassità così tanto accentuate da poter essere corrette solo chirurgicamente. L’approccio della medicina estetica è quindi cambiato: trattamenti sempre meno invasivi, risultati che durano nel tempo ma che non sono definitivi, in modo tale da ottenere un ringiovanimento del volto sempre naturale ed armonioso.
Un’altra sostanziale differenza tra il lifting chirurgico e i trattamenti di lifting non chirurgico sta proprio nel meccanismo d’azione. Nel primo caso, la pelle viene distesa con un processo puramente meccanico: il chirurgo pratica delle microincisioni, sfruttando le pieghe naturali della pelle per non lasciare cicatrici, e poi distende la pelle eliminando rughe e lassità presenti. I trattamenti di lifting non chirurgico agiscono invece a livello biologico, in quanto vanno a stimolare quei processi metabolici che subiscono un rallentamento con gli anni che passano: in particolare, essi vanno a stimolare la produzione di collagene, una proteina che è fondamentale per la struttura della pelle.
Il collagene è prodotto nel derma, il tessuto connettivo della pelle. Sempre nel derma si lega con un’altra proteina, l’elastina, per formare una struttura che funge da scheletro di sostegno per l’epidermide, mantenendo la pelle compatta ed elastica. Quando nel tempo i fibroblasti rallentano la produzione di collagene, ecco che la pelle inizia a manifestare i segni dell’invecchiamento: rughe, perdita di elasticità e idratazione, lassità e cedimento del tessuto verso il basso. Ripristinando quindi le riserve di collagene, si ottiene un miglioramento dell’aspetto della pelle ed un naturale ringiovanimento del volto.
Tra i medical device non invasivi più utilizzati a questo scopo, ci sono senza dubbio gli energy device, i quali veicolano nel derma il calore ad una frequenza tale da stimolare i fibroblasti a produrre nuovo collagene. Sempre il calore, ma veicolato poco più in superficie, determina un effetto noto come “skin tightening”, ossia la contrazione delle fibre collagene esistenti con un effetto evidente sul miglioramento del tono della pelle.
I principali energy device presenti sul mercato sono:
- Laser: agisce utilizzando la luce concentrata e coerente per penetrare gli strati superficiali della pelle e indurre cambiamenti positivi. Esistono diversi tipi di laser (frazionato, non frazionato, laser CO2, ecc.), ognuno finalizzato al trattamento di uno o più inestetismi (rughe, lassità, cicatrici, macchie cutanee, ecc.)
- Radiofrequenza: funziona riscaldando il tessuto cutaneo attraverso l’applicazione di onde elettromagnetiche ad alta frequenza. Questo riscaldamento controllato stimola la produzione di nuovo collagene e migliora l’elasticità della pelle, portando a un aspetto più giovane e tonico. La radiofrequenza è particolarmente utilizzata nei trattamenti di ringiovanimento cutaneo, ma è anche efficace nel trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate.
- Ultrasuoni microfocalizzati: funzionano sfruttando il calore emesso dagli ultrasuoni microfocalizzati. Come accade con la radiofrequenza, il riscaldamento stimola la produzione di collagene. Con gli ultrasuoni microfocalizzati si riesce però a concentrare il calore nei diversi strati della pelle, provocando anche la contrazione delle fibre collagene esistenti con un effetto di skin tightening. In generale, migliorano notevolmente compattezza ed elasticità della pelle, riducendo le rughe.
Il trattamento Ultherapy, primo e unico trattamento di lifting non chirurgico riconosciuto dalla FDA, utilizza gli ultrasuoni microfocalizzati collegati ad una guida ecografica: una vera e propria innovazione, perché grazie alla visualizzazione ecografica il medico riesce a capire in tempo reale in che punti sta agendo, e soprattutto com’è la struttura della pelle nelle diverse aree, in modo tale da riuscire a personalizzare il protocollo di trattamento migliore per ogni paziente.
Come agiscono gli ultrasuoni microfocalizzati ecoguidati?
Gli ultrasuoni microfocalizzati del trattamento Ultherapy® agiscono a diversi piani epidermici, penetrando nelle profondità della pelle con precisione millimetrica. Utilizzando temperature controllate, questi ultrasuoni stimolano i processi di rigenerazione cutanea, favoriscono la produzione di collagene e migliorano l’elasticità del tessuto, fornendo risultati visibili e duraturi nel tempo.
Quali risultati si ottengono con Ultherapy®?
Ultherapy® offre risultati significativi nel ringiovanimento del viso, contribuendo a ridurre rughe, lassità cutanea e segni di invecchiamento. Grazie alla stimolazione del collagene e alla contrazione delle fibre esistenti, la pelle appare più compatta, tonica e luminosa, con un aspetto naturale ed armonioso nel lungo periodo.
Differenze tra laser, radiofrequenza e lifting non chirurgico: come scegliere il trattamento più adatto?
Mentre laser e radiofrequenza agiscono principalmente sulla superficie della pelle, gli ultrasuoni microfocalizzati penetrano in profondità, trattando diversi strati cutanei con maggiore precisione. La scelta del trattamento dipende dalle specifiche esigenze del paziente e dalla gravità dei segni di invecchiamento, con Ultherapy® che si distingue come un’opzione efficace e sicura per il ringiovanimento del viso.
Contatta la Dott.ssa Loredana Gatto